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L’importanza degli allineamenti
L’Iyengar yoga è famoso soprattutto per l’importanza attribuita alla correttezza dell’allineamento del corpo nell’asana  (posizione). Un giusto allineamento delle ossa e delle giunture permette di raggiungere un miglior equilibrio con un minor sforzo muscolare: in tal modo, pur facendo meno fatica, possiamo raggiungere una maggior stabilità. Un allineamento fisico è composto da due punti fisici in connessione tra loro; si parlano , comunicano, c’è un vincolo che unisce uno all’altro. Questo è Yoga, unione, collegamento. Gli allineamenti non servono a cambiare il corpo o ad adattarlo a dei parametri, ma a renderlo intelligente e sensibile e muoverlo in sicurezza. L’allineamento crea rapporti intimi tra le zone del corpo, come in una grande famiglia.

La consapevolezza del corpo
Lo Yoga è presenza, cioè consapevolezza del movimento del corpo, del respiro, del silenzio interiore, dei pensieri, delle emozioni…. essere nell’esperienza, essere nel qui e ora.  La consapevolezza del proprio corpo fornisce gli strumenti per aprire quelle parti che prima erano bloccate. L’Iyengar  yoga ha ottenuto enorme rilievo nel miglioramento del benessere  del corpo e della mente. “La meditazione in azione” un altro aspetto importante dell’iyengar, secondo il maestro si può fare anche durante l’esecuzione delle asana.
Le relazioni   
Attraverso il suo insegnamento B.K.S. Iyengar ci ha fatto capire le relazioni fra le varie parti del corpo. Ci ha insegnato che la colonna vertebrale riceve il lavoro dalle gambe e dalle braccia: regola fondamentale che sta alla base di tutte le asana. Per esempio, sia nelle posizioni in piedi che nei piegamenti all’indietro, è l’azione dei piedi e delle gambe che fa allungare la colonna. Curare la schiena significa curare il respiro e il sistema nervoso: queste tre parti vanno di pari passo, quando migliora una, migliorano tutte e tre. Le posizioni yoga sprigionano tutti i movimenti che la colonna vertebrale puo fare o meglio che è nata per fare.
L’azione e il movimento
Praticando l’Iyengar yoga, scopriamo la differenza fra azione e movimento. All’inizio la nostra attenzione è in grado di rivolgersi solo all’esterno del corpo e ai movimenti esteriori, col tempo però il nostro modo di praticare lo yoga si modifica e si affina, generando un movimento all’interno della posizione, chiamato “azione”: è un movimento che ha bisogno di più attenzione e consapevolezza, perché è più piccolo e più nascosto, meno accessibile e più preciso.

L’uso dei sostegni
Un altro aspetto caratteristico della pratica e dell’insegnamento dell’Iyengar Yoga è l’uso di semplici sostegni, o attrezzi, quali: blocchi di legno, coperte, cinture e panchetti.
Il nostro corpo è il primo sostegno utilizzato dalla mente che attraverso questa interazione, sperimenta, impara , matura e cresce in consapevolezza e sensibilità.
Possiamo considerare i “sostegni” come la continuazione del nostro corpo. Possiamo definire “sostegno” uno strumento fisico che completa o aiuta la realizzazione delle asana (posizioni).
Le asana sono dirette ad aprire, sbloccare, stimolare il corpo a 360 grazi a livello muscolare, articolare, organico, energetico e mentale. L’uso di un attrezzo, o di un sostegno, dona una informazione chiave che favorisce lo sviluppo della pratica .

Sito ufficiale Iyengar Yoga Italia: www.iyengaryoga.it
utilizzato con il permesso di Geeta S. Iyengar e Prashant S. Iyengar, proprietari del marchio di fabbrica
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